Anno quinto e tanta gioia: il Cagliari Open Data Day ha riscosso partecipazione ed entusiasmo in tutti gli eventi in un’edizione, per la prima volta, su tre giorni.
Ne sono stati organizzatori il Circolo dei Giuristi telematici, Need for nerd e Hub con la collaborazione della Regione Sardegna – Direzione generale degli affari generali e della società dell’informazione, il supporto del Crs4, quello di alcune associazioni della cultura digitale isolana e di comuni cittadini. Invariato lo scopo, cioè rendere consapevole la cittadinanza e il mondo delle imprese sulle potenzialità dei dati aperti. L’edizione 2017 ha avuto un programma di tre giornate, dal 3 al 5 marzo, attorno all’International Open Data Day (http://opendataday.org), la giornata mondiale sul tema che ha visto 345 manifestazioni nel mondo nel 2017.
PRIMO GIORNO. Il programma si è aperto venerdì 3 marzo, sotto lo slogan “Guidiamo la rivoluzione Open Data!”, con un doppio appuntamento. La mattina (al Search, via Carlo Felice 2, dalle 9,30) la conferenza organizzata dalla Regione Sardegna sulla governance regionale dei dati aperti e dati aperti dei trasporti. Dal pomeriggio (Hub/Spoke, via Roma 235, dalle 15,30 alle 20) l’hackathon degli organizzatori in cui i partecipanti sono stati divisi in gruppi e seguiti dagli esperti con l’obiettivo di realizzare un prototipo di progetto da presentare al pubblico l’indomani, in occasione della giornata internazionale dei dati aperti. Una maratona sui dati per scoprire perché è utile avere open data a disposizione della cittadinanza alla quale hanno preso parte 30 partecipanti ripartiti in dieci team e accompagnati nel percorso da 11 tutor. Insieme hanno lavorato alla creazione di idee utilizzando gli Open Data della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari.
SECONDO GIORNO. Sabato 4 marzo, in contemporanea con l’International Open Data Day, si è tenuto un momento per la città al Lazzaretto (via dei Navigatori dalle 9,30 alle 13) al quale ha partecipato anche l’assessore comunale Claudia Medda. La giornata, che ha contato 150 persone, si è aperta con i saluti degli organizzatori e delle istituzioni con il coordinamento della giornalista Manuela Vacca, promotrice e co-organizzatore della manifestazione da cinque anni. Quindi spazio alle relazioni sulle politiche open data da parte della Regione Sardegna (dirigente Antonello Pellegrino) e del Comune di Cagliari (dirigente e funzionario Piero Orofino). Sono poi intervenuti gli studenti per presentare i lavori realizzati utilizzando dati aperti: le classi 3C e 4C informatica dell’Itis Scano, la 3G del Liceo Michelangelo, la 1B del Convitto nazionale (i più giovani, 11 anni), la 4A del Liceo artistico Fois. Da Nuoro sono arrivati alcuni alunni della 3F Liceo Scientifico Fermi e della 3A del Tecnico Commerciale Satta.
Sempre nell’ottica di aprire la città alla cultura open data c’è stato il collegamento con ‘Datinanta’, iniziativa sugli open data in corso lo stesso giorno a San Sperate. A seguire sono state esposte le idee dell’hackathon, la maratona sui dati del giorno precedente. Sono intervenuti alcuni dei partecipanti del giorno precedente. Tra le idee illustrate quella per trovare parcheggio in città attraverso l’utilizzo di un’applicazione Android e un bot turistico per Telegram App di aiuto al turista nella ricerca di strutture alberghiere. Inoltre alcuni studenti hanno riferito del monitoraggio sui dati dell’ex manifattura Tabacchi realizzato per l’evento.
Per tutta la mattinata è stato palpabile l’entusiasmo. Gli organizzatori (nelle persone di Giovanni Battista Gallus e Michele Mereu) hanno potuto tracciare un positivo bilancio di questi cinque anni sulla cultura dei dati aperti, risorsa importantissima sia in termini di trasparenza che di servizi innovativi.
TERZO GIORNO. Dedicata a una riflessione con esperti di livello nazionale la domenica 5 marzo, con il webinar (dalle 18 alle 20) sugli open data. Nell’Hangout “Smuoviamo i dati” si sono confrontati con il pubblico collegato esperti nazionali in materia: Francesco Piero Paolicelli (esperto di open data), Giovanni Battista Gallus (Circolo dei Giuristi Telematici, avvocato), Alessio Cimarelli (data scientist, attivista e hacktivista, socio di onData) e Andrea Zedda (Sardinia Open Data). Un’occasione di azione locale, dalla città di Cagliari, per arrivare a una dimensione nazionale.