2016 > IV EDIZIONE > SABATO 5 MARZO 2016
Tempo di riflessioni? Poche parole e molti dati, scegliendo di tornare al futuro con un nuovo hackathon per la quarta volta del Cagliari Open Data Day. “Ritorno al futuro” il titolo dell’edizione numero quattro della manifestazione dedicata alla diffusione della cultura dei dati aperti che si è svolta a Cagliari, sabato 5 marzo 2016, dalle ore 9 alle 13, al Lazzaretto di Sant’Elia, in contemporanea internazionale con oltre 200 eventi in giro nel mondo. Al centro della giornata 2016, patrocinata dal Comune di Cagliari e dalla Regione Sardegna, un hackathon (da “hack” e da “marathon”). Si tratta di una maratona per hacker che, nell’accezione corretta, non sono pirati ma creativi in grado di superare ostacoli – soprattutto in ambito informatico – e trovare soluzioni davanti a una difficoltà. Ed è stato un ritorno alle origini perché il Cagliari Open Data Day aveva portato nel capoluogo sardo il primo hackathon cittadino nella serata della prima edizione.
GLI ORGANIZZATORI. A rendere possibile quest’edizione è stato il Circolo dei Giuristi telematici in collaborazione con il Gulch (Gruppo Utenti Linux Cagliari), e, per la prima volta, con il Crs4, Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna. Presenti anche stavolta i cittadini senza associazioni di appartenenza a supportare l’evento.
IL PROGRAMMA. Una grande festa tra computer, post-it, pennarelli, chiasso e voglia di imparare. Edizione fuori dagli schemi con oltre cento studenti arrivati da alcune scuole di Cagliari per lavorare direttamente sui dati della Pubblica amministrazione o semplicemente guardare e socializzare con chi lo fa. Hanno partecipato le classi IV e VB dell’Istituto Giua e le classi III A, III C (Informatica) e III A (Trasporti e Logistica) dello Scano.
Sono intervenuti l’assessore regionale agli Affari generali Gianmario Demuro e il presidente del Crs4 Luigi Filippini.
RINGRAZIAMENTI. Per questa giornata si deve dire grazie a tanti: agli studenti dello Scano e del Giua e ai loro insegnanti e dirigenti scolastici, agli amici del Gulch tra cui Tommaso Nicolò Pantaleo e Matteo Pani per il loro prezioso contributo. Matteo era tra i mentor alla guida dei gruppi, assieme gli amici di Need for Nerd Luca Piras e Mattia Setzu e di Nordai Gonario Mameli. Per la Regione Sardegna grazie a Giaime Ginesu. A fare da mentor c’erano anche i ricercatori del Crs4: Andrea Mameli, Raffaella Sanna, Nicola Corona, Roberto Demontis, Samuel Iacolina e Ricardo Medda. Grazie anche ad Antonio Pintus.
Un grazie speciale a Michela Pintus, instancabile per tutta la mattinata, a Chiara, a Morgan e agli altri ragazzi della cooperativa del Lazzaretto che hanno supportato tutte le necessità con grande generosità.
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